La tua testimonianza è fondamentale
Ognuno di noi può vivere in modo diverso un’esperienza. Raccontaci la tua storia.
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Conoscere la tua storia, le tue emozioni e tutta la forza impiegata per affrontare tutto ciò, è fondamentale per noi e per chi vorrà ricevere il nostro aiuto.
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Simone Ambrosi
Quando scendevo in campo sentivo sempre una forte emozione… nel calcio avevo trovavo tutto: corsa, sfogo, amici, voglia di vincere.
Poi all’improvviso tutto è diventato buio… cavi, monitor, interventi, camici bianchi e un dannato bip che non mi ha mollato per settimane, giorno e notte.
Di colpo la vita è cambiata, mi sono sentito perso, fino a quando ho deciso di realizzare questo progetto… gli UNBEATABLES!
Eli Pieroni
Diagnostica nel 2006,impianto nel 2009. La mia malattia è cardiomiopatia ipertrofica del setto…
Dalla scoperta della malattia non c’è mai stato nulla di scontato: l’idea della morte improvvisa non ti lascia tregua. Tutto diventa così imprevedibile, mutevole, assurdamente precario. Tutto può diventare buio tra tre.. due… uno.. E questo terrore ti porta verso due strade: l’angosciante caduta in un burrone di panico, o il salto di questo burrone, la rinascita continua. La consapevolezza della fine ti porta a voler divorare tutto. Vuoi sentire forte e chiaro ogni attimo della tua vita, non puoi lasciare che niente vada sprecato. Senti di non avere tempo, di non poterti permettere di buttare neppure un secondo, e allora prendi, prendi prendi.. Ma tutto questo diventa un’enorme responsabilità, un peso sempre più grande da portare, un colossale carico di aspettative e pretese verso te stessa. E’ questo il nodo cruciale, per me, ora. Amare, in quel modo pieno e consapevole, ogni fottuto momento per quello che è. E cercare, senza però trovarlo, il senso che ha per me quell’attimo. Solo così ho scoperto che posso apprezzare davvero tutto e sentire le cose per quello che sono, senza più paura.
Adriana Polledri
Io ho scelto di proseguire la corsa per la vita.
Lui e Lui me lo permettono.
3 interventi appropriati mi hanno salvata.
Linda Rossi Ferrari
Pittrice autodidatta Linda Rossi-Ferrari, nasce a Marsiglia (FR) il 1° Novembre 1982, vive in Ticino dall’età di 5 anni.
Legata all’arte e al disegno sin dall’infanzia, pur non frequentando scuole e ambienti legati all’arte, ha sempre espresso un innato desiderio nel disegno, sfociato nella pittura. Nel 2008 Linda è vittima di un arresto cardiaco improvviso e viene salvata dai colleghi di lavoro grazie ad un defibrillatore e alle manovre di rianimazione. Toccare con mano la morte tormenta inevitabilmente la sua vita portandola ad interrogativi esistenziali.
Lunga e difficile è stata la riabilitazione, tra Cardiocentro e cliniche specializzate. Tra le varie forme di riabilitazione, quella più emotiva è stata la pittura, per il bisogno di esprimere emozioni troppo forti da contenere ritrovando così ordine nel caos della vita…
Caterina Piola
L’acqua era il mio ambiente ideale, gli avversari silenziosi…
tutto era in un suono lontano, ovattato, il mio cuore scandiva il ritmo delle bracciate…
Non ho sentito suonare nessun campanello, la cardiomiopatia che mi ha colpito, si è presentata senza chiedere permesso…
ora guardo quell’acqua con occhi diversi… ora ho paura!
Poi una chiamata, una convocazione che mi ha illuminato il cuore a cui non potevo dire di No: diventare un UNBEATABLES!
Vera Signoroni
Sintomi dal 1998
Diagnosi Displasia Aritmogena dal 2007
“Da ragazzo spiare i ragazzi giocare al ritmo balordo del tuo cuore malato e ti viene la voglia di uscire e provare che cosa ti manca per correre al prato, e ti tieni la voglia, e rimani a pensare come diavolo fanno a riprendere fiato.”
Cit. De André
Lucia Anna
…nelle circostanze avverse che ho dovuto affrontare, ho sempre avuto la consapevolezza che la famiglia è come un albero di quercia, dalle tante radici, profonde e forti…
…un gruppo unito è sempre più forte anche contro le malattie più rare.
Essere uniti e scambiarsi consigli ed esperienze aiuta a vivere… mai avere paura della malattia, noi tutti insieme siamo più forti…
Un plauso a questi ragazzi che si prodicano contro la Morte Improvvisa.
Teresa Marotta
dal 1999 Cardiopatia Ipertrofica Ostruttiva – Portatrice ICD
“Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso.”
Cit. Nelson Mandela.
Giulia Bazzighi
1994 – diagnosi cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva
2006 – impiantato defibrillatore
2016 – in lista per trapianto
“Pensa se QUEL giorno arrivasse davvero
lo capiresti da un Cielo che NON ha mistero
sarebbe l’INIZIO di un Nuovo cammino
SENZA temere quel Freddo che ti taglia dentro che NON è l’inverno.
Senza Paura negli OCCHI che mondo sarebbe SE nulla è più strano di quanto ci aiuterebbe”.
Alessandro Marengo
Non mi sono mai fermato davanti a nulla ma, quel primo dicembre 2001, fu il mio cuore che decise di fermarsi…
Oggi cerco ancora una vetta da scalare, la più difficile, la più alta… Vietato gettare la spugna, per noi e per le generazioni future.
Linda Spinelli
Amavo correre in bici: il vento in faccia, il cuore che batte a mille, le gambe doloranti, i compagni di squadra, gli allenamenti, le gare…
Il ciclismo era la mia libertà, la mia fonte di serenità e il mezzo per superare i problemi quotidiani.
Correre in bici ti insegna una grande lezione: dopo una salita c’è la discesa
…oppure una salita ancora più impegnativa!
E così è successo: visite annuali, elettrocardiogramma, ecografia al cuore ed ecco che nella mia vita entra Lei, la Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro. Addio ciclismo, addio equitazione.
Nessuno sport era adatto a me. Improvvisamente sono stata catapultata in un mondo fatto di ospedali, medicinali, interventi, defibrillatori, schock.
Ma sono ancora qui, sono una sopravvissuta, sono una UNBEATABLES!
Dimitri Vitaletti
…non ero uno sportivo, non ho lasciato una squadra e degli amici, ero solo un semplice ragazzo, abitavo in campagna, vivevo libero tra la natura ed i suoi giochi.
…per anni ho smesso di vivere per sopravvivere, anni pieni di sofferenze…
Ora ce la metto tutta, con me ci sono moglie e figli, penso sempre al loro futuro…
L’incontro con Simone in quel bar è stato un segno del destino, non ha esitato, ha saputo leggermi dentro e canalizzare ciò che non ero mai riuscito a esprimere… io sono un UNBEATABLES!
Fabrizia Ferri
Tutto é cambiato il 3 gennaio 2010, pensi che tuo figlio stia bene e che si stia divertendo in montagna con gli amici e poi ricevi una telefonata che ti fa raggelare il sangue…. e fai fatica a riprenderti…ma la vita va avanti e dopo nemmeno un mese la primogenita comincia ad avere problemi.… e ricadi nel baratro ma questa volta si é ancora in tempo…
Ora sono solamente in due…. ma nonostante i momenti difficili la squadra prosegue con un protettore in cielo e uno nel cuore ballerino…
Mina Francisco
STEFANINI LUCA Deceduto a 20 anni
Esito Autopsia Displasia Aritmogena
“…Luca aveva un cuore grande, era un ragazzo d’oro, quello che tutti vorrebbero avere come amico, come compagno di allenamenti, come fratello, come figlio…
…la storia di Luca si conosce benissimo purtroppo nelle pagine dei giornali, nelle condanne ai medici, nei processi…
…sono una Mamma e mi sento ancora la Mamma di Luca in ogni minuto della giornata…
…per questo continuo a combattere, contro la superficialità nelle diagnosi, vorrei mostrare al mondo il peggior esempio di ciò che può succedere… per farsi che non accada più…“
La mamma
Elena Mantovan
Da ragazza il mio grande amore erano gli scout, le camminate in montagna, i grandi giochi nei prati, il basket, ma soprattutto i parchi divertimento e l’adrenalina dei rollercoaster. Poi è arrivata la diagnosi. Cardiomiopatia ipertrofica massiva ostruttiva. Fine dei giochi. A 20 anni il primo defibrillatore, che mi ha salvato la vita 3 volte. A 28 anni il secondo. Poi due interventi, prima una miectomia e poi la valvola mitralica. Nonostante tutto, sono fortunata e sono una guerriera: la mia vita la devo a me stessa, a chi mi è stato sempre accanto e a tutti quelli che ce l’hanno messa tutta per salvarmi. Non c’è scritto da nessuna parte che bisogna essere in salute per essere felici!
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